La cooperazione Francia - Italia

Dopo il programma di reintroduzione al nucleare in Italia promosso dal governo Berlusconi (2008-2011), ci sono diversi accordi fra Francia e Italia.


2009 :
Febbraio 2009 : Enel e EDF firmano due accordi industriali che prevedono una stretta cooperazione fra la Francia e l’Italia per la costruzione di nuove centrali nucleari, utilizzando la tecnologia EPR (reattore europeo pressurizzato marchio del gruppo francese AREVA).


Luglio 2009: firmato un accordo di cooperazione CEA-ENEA sulla ricerca per l’energia nucleare e le energie rinnovabili.
Luigi Paganetto, presidente dell’agenzia italiana per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente (ENEA) e Bernard Bigot, amministratore generale del commissariato francese per l’energia atomica (CEA) hanno firmato, a Roma, un accordo di cooperazione nel campo della ricerca nucleare e delle energie rinnovabili.
Questo accordo di cooperazione riguarda tutti gli ambiti dell’energia nucleare, in particolare lo sviluppo delle tecnologie per i reattori di quarta generazione ma anche per l’energie rinnovabili.
L’ENEA e la CEA uniscono così la loro capacità scientifica per sviluppare “un’energia nucleare sostenibile” in particolare per quel che riguarda lo sviluppo delle tecnologie per i reattori di quarta generazione.
L’accordo contribuirà allo sviluppo di nuove di sinergie fra i due paesi in riposta alla sfida energetica dei prossimi decenni.
Il governo italiano ha come obiettivo di raggiungere fra il 2009 e il 2030 un mix energetico composto al 25% dall’energia nucleare, al 25% di energie rinnovabili e al 50 % da combustibili fossili. La Francia, allo stesso tempo, ha come obiettivo quello di rinnovare il proprio parco di reattori e incrementare la parte delle energie rinnovabili.

Agosto 2009, EDF e Enel creano Sviluppo Nucleare Italia, joint-venture al 50/50 con base a Roma e destinata a realizzare degli studi per verificare la possibilità di realizzare quattro reattori EPR in Italia.

2010 :In occasione del quinto summit franco-italiano, avvenuto ad inizio Aprile 2010, presieduto da Nicolas Sarkozy, presidente della Repubblica francese, e Silvio Berlusconi, primo ministro italiano, EDF, Enel, Ansaldo Energia e Ansaldo Nucleare (filiale del gruppo italiano Finmeccanica), hanno firmato un accordo di partenariato.
L’obiettivo di questo accordo è di rinforzare il ruolo dell’industria italiana nei progetti di costruzione di nuove centrali nucleari in Italia. L’accordo di partenariato può anche essere allargato ai progetti che riguardano reattori di tecnologia EPR al di fuori dell’Italia. L’accordo mira a precisare i campi di una possibile cooperazione fra EDF, Enel e Ansaldo Energia (che detengono il 100% della società Ansaldo Nucleare) per lo sviluppo e la costruzione di quattro reattori nucleari di tecnologia EPR che EDF e Enel prevedono di sviluppare in Italia.
I due gruppi beneficeranno dell’esperienza di Ansaldo per gli studi tecnici, il design, la messa in opera di sistemi nucleari, così come i processi di certificazione.
Di una durata minima di 5 anni, l’accordo prevede che Ansaldo Energia possa prendere parte ai processi di qualificazione e alle offerte d’appalto guidate da EDF e Enel, per la fornitura e l’installazione di attrezzature nucleari.
Finmeccanica si impegna inoltre, ad appoggiare Ansaldo nel processo di qualificazione e nello sviluppo delle sue attività attraverso gli investimenti necessari, sia in termini di capacità industriali di produzione, che di risorse umane.
Ansaldo energia e Ansaldo Nucleare avranno la possibilità di partecipare alle gare d’appalto che seguiranno ai processi di qualificazione per la costruzione e la fornitura di attrezzature di progetti EPR fuori dall’Italia.

Sempre nell’ambito del summit franco-italiano, Anne Lauvergeon, Presidente del direttorio di AREVA, ha firmato il 9 Aprile 2010, tre accordi di cooperazione con i suoi partenariati industriali e universitari italiani nell’ambito dell’energia nucleare.
Questi accordi concretizzano l’impegno di AREVA a stringere dei partenariati a lungo termine con i suoi interlocutori locali e a sostenere il rilancio del nucleare in Italia e all’internazionale.

- Il primo accordo, concluso con Ansaldo Energia, permetterà ai due gruppi di lavorare insieme al progetto, guidato da ENEL e EDF, di costruzione di almeno quattro reattori EPR in territorio italiano ma anche nel resto del mondo. Questo partenariato AREVA- Ansaldo si tradurrà con una cooperazione nell’ingegneria, nella fornitura di attrezzature e nelle attività di montaggio e di prova della messa in opera.

- Il secondo accordo, con la società Techint (società italo – spagnola che si occupa di installazioni) prevede la cooperazione delle due società per futuri progetti nucleari nel mondo, appoggiandosi così sull’esperienza e sul savoir-faire di Techint nell’ingegneria e nella costruzione di grandi installazioni industriali.

- L’ultimo accordo di cooperazione è stato firmato con il Consortium Interuniversitario per la Ricerca e la Tecnologia Nucleare (CIRTEN) che raggruppa l’ università di Roma La Sapienza, Pisa, Padova, Palermo, il politecnico di Milano e il politecnico di Torino. Questo accordo prevede il contributo di AREVA per lo sviluppo di nuove competenze industriali in Italia, attraverso la messa a disposizione di supporti di informazione e di conferenze, di visite dei siti e di stage proposti agli studenti, lo sviluppo di progetti di ricerca e la formazione professionale.
Questi accordi testimoniano la volontà di AREVA di lavorare in stretta collaborazione con l’industria italiana per il rilancio del nucleare.

Inoltre in occasione del summit franco - italiano, l’Istituto francese di radioprotezione e di sicurezza nucleare (IRSN) e l’Agenzia nazionale italiana per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) hanno firmato il 9 Aprile a Parigi un accordo di cooperazione sulla sicurezza nucleare e la radioprotezione. Questo accordo contribuisce a concretizzare la cooperazione già lanciata nel 2009 fra la Francia e l’Italia nel settore nucleare, in particolare nel campo della ricerca, della sicurezza nucleare e della radioprotezione.
L’IRSN e l’ENEA si dedicheranno a sviluppare insieme l’informazione del pubblico.
L’impegno di ENEA nel settore nucleare, che vuole essere un supporto all’agenzia per la sicurezza nucleare, concerne l’acquisizione di mezzi che permettano di analizzare il processo e i sistemi nucleari che intervengono nella tecnologia dei reattori EPR francesi. L’IRSN dispone di una indiscussa competenza in questo settore poiché è l’organismo che supporta le autorità francesi in materia di sicurezza nucleare.
Secondo il direttore generale dell’IRSN, l’obiettivo comune di IRSN e ENEA è quello di condividere la loro esperienza in materia di radioprotezione al fine di favorire un utilizzo sicuro e responsabile del nucleare civile.


L’ENEA ha anche firmato il 6 Aprile 2010 a Roma un accordo di collaborazione nel settore delle energie rinnovabili con il Commissariato dell’Energia Atomica e delle energie alternative (CEA).
Questa collaborazione completa l’accordo sulle energie alternative firmato fra i due organismi a Luglio 2009. L’accordo mira allo sviluppo delle nuove tecnologie come il fotovoltaico, il solare termodinamico,e di biomassa di seconda generazione.

Ma tutti questi accordi vengono spazzati via dal referendum in Italia di Giugno 2011.


Ma non è stato tutto rose e fiori …

Nel 2001, all’epoca della liberalizzazione in Italia, gli azionisti della Montedison non hanno sufficienti mezzi finanziari per proteggere la società da eventuali borsisti. Per questo l’uomo d’affari francese Romain Zaleski e lo stato francese attraverso EDF comprano un gran numero di azioni di Montedison direttamente in borsa, senza avvertire i dirigenti. EDF arriva così ad avere il 30% del capitale del gruppo Montedison e questo obbliga il governo italiano dell’epoca a opporsi con forza a questa ingerenza inammissibile, a maggior ragione che il mercato francese era molto impermeabile e alcuna reciprocità avrebbe potuto essere intravista in Francia.

EDF confessa poi che voleva solo approfittare dell’apertura del mercato italiano per ricomprare parti del mercato dell’elettricità e importare in Francia il gas di Edison. Nonostante questa giustificazione, gli italiani bloccano il diritto di voto delle azioni EDF al 2%. La Francia deve fare marcia indietro e aspettare diversi anni prima di regolare questo grave contenzioso bilaterale.


L’Italia in Francia

Questa controversia politico-finanziaria troverà una soluzione solo qualche anno più tardi quando attraverso diversi accordi, il gruppo italiano ENEL consolida la sua presenza sul mercato francese dell’elettricità: nel 2005 Enel partecipa con il 12,5% al progetto della centrale nucleare di Flamanville.

Nel Gennaio 2007, Enel crea Enel France la cui attività principale è basata sulla commercializzazione rivolta alle industrie. Enel diventa poi la maggiore azionista della SNET società nazionale dell’elettricità e finanzia al 33,33% il generatore di Creys-Malville.

A dicembre 2010, Enel diventa il solo fornitore d’ elettricità del gruppo Carrefour.